VIAREGGIO. È un no forte e circostanziato, quello di Confcommercio, riguardo alla ipotesi secondo la quale il Governo Monti, a ripresa di un’idea prima lanciata e poi abbandonata dal precedente esecutivo guidato da Berlusconi, starebbe pensando alla possibile soppressione di alcune festività.

“Lo avevamo già detto a suo tempo e non possiamo non ribadirlo”, afferma il presidente provinciale dell’associazione Ademaro Cordoni. “Oltre che una violazione della storia, della cultura e della tradizione del nostro Paese, questa mossa rappresenterebbe un gravissimo danno per il settore del turismo.

“In un periodo in cui tutti gli operatori, mi riferisco alla Provincia di Lucca, sono impegnati nel cercare soluzioni che consentano di anticipare l’inizio della stagione e posticiparne la fine, l’abolizione di queste ricorrenze e dei conseguenti ponti ad esse collegate, produrrebbero ripercussioni enormi per un comparto costretto, come molti altri, a fare i conti con la recessione generale.

“Confcommercio lo va ripetendo da tempo: in una fase storica in cui i tradizionali elementi di traino dell’economia attraversano difficoltà spaventose, investire sulla promozione turistica in ogni sua forma appare sempre più la strada migliore per invertire la tendenza, anche sul piano dell’occupazione giovanile.

“Ma è chiaro che serve il sostegno di tutti i soggetti in causa con atti concreti. Ed è altrettanto evidente che ipotesi come quella di sopprimere le festività vadano in direzione diametralmente opposta rispetto a quella da noi auspicata.”

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